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Visualizzazione dei post da 2014

Il paesaggio rurale

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Il paesaggio rurale in Maremma Le vicende umane modificano il territorio e, con esso, il paesaggio: storia e geografia sono strettamente interconnesse, l'immaginario collettivo si riflette su un immaginario geografico che, così, si trova ad includere i caratteri identificativi di un territorio. Nel Medioevo la Maremma era caratterizzata da un assetto sociale ed economico basato sulle “comunità di villaggio”, comunità di piccoli o piccolissimi proprietari che traevano le loro risorse soprattutto dalla fruizione regolamentata dei beni comuni, come boschi e pascoli, castagneti e  aree di semina; la struttura del paesaggio rurale e dell'insediamento umano si fondava sul binomio  castello/contado: esso era determinato dai tempi di percorrenza a piedi e dalla durata delle giornate di lavoro, per cui attorno al borgo murato si sviluppavano la coltura intensiva dei domesticheti arborei, quindi i seminativi cadenzati da querce e delimitati da siepi e, più distanti,

Alla ricerca delle radici del paesaggio palustre

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Alla ricerca delle radici del paesaggio palustre: suggerimenti di itinerari alla scoperta della bonifica grossetana   Diaccia Botrona: Casa Rossa o Casa Ximenes (foto N. Costa)       Per la Diaccia Botrona ( a piedi ): Partendo da Ponti di Badia (S.P. del Padule) : Isola Clodia, l’Arginone che separa la zona umida dalle aree bonificate,   l’Antico canale Navigabile. Partendo da Castiglione della Pescaia: La Casa Rossa (le arcate, la scala in ferro che suona, il museo), i canali relitti: il canale Bilogio, il Collettore Unico, l’Antico canale Navigabile.   Casa Rossa: particolare (foto N. Costa) Le Idrovore ( auto o bici )     L’idrovora di Cernaia (S.P. del Padule), l’idrovora di Barbaruta ( S.P. di Barbaruta ), l’idrovora di Casotto Venezia ( strada delle Collacchie, SS 322 ) , le cateratte sul San Leopoldo ( chiusa situata sul canale San Leopoldo 1 km nell&#

Maremma: le radici di un paesaggio attraverso le trasformazioni del territorio

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Maremma: le radici di un paesaggio attraverso le trasformazioni del territorio     Se una milionata d’anni fa un esemplare di homo erectus avesse navigato davanti alle coste maremmane, a sud del poggio di Castiglione della Pescaia avrebbe notato che la linea di costa arretrava a formare una profonda ed ampia insenatura che andava a richiudersi con i monti dell’Uccellina. Come? Dite che l’homo erectus non navigava? Prima di tutto non si sa! E poi, se è per questo, non sapeva neppure che stava bordeggiando le coste della Maremma, non sapeva di Castiglione né dell’Uccellina perché ancora nessun homo erectus aveva avuto lo schiribizzo di diventare topografo o geografo (prima avrebbe dovuto diventare Sapiens!). Perciò non sapeva neanche che i numerosi corsi d’acqua che confluivano nel golfo un giorno si sarebbero chiamati fiume Umbro o fiume Bruna o torrente Sovata ; e non gli importava neanche di saperlo, come credo non gli sarebbe importato nulla di questa storia. Aveva altr