Una passeggiata nel Geoparco delle Colline Metallifere: il percorso dal Puntone a Cala Civette

(Foto di V. Peccianti)

Nel Parco delle Colline Metallifere c'è un percorso panoramico tra il mare e la riserva naturale delle Bandite di Scarlino che può essere fatto sia a cavallo che in MTB, ma anche a piedi senza particolare allenamento, tramite il quale raggiungere le calette tra il Puntone e la spiaggia di Punt'Ala.
Percorrendo la strada che dal Puntone - costeggiando il porto di Scarlino - va in direzione di Terrarossa, si arriva ad una sbarra che impedisce il transito delle auto e da lì ha inizio il sentiero che conduce a Cala Civette, passando da Cala Martina e da Cala Violina.

 Portiglioni: silo di stoccaggio della pirite (N. Costa)

Ma prima di imboccarlo troverete una piccola deviazione che vi porterà in un mondo assolutamente inaspettato: un piazzale con delle strane colonne in mattoni e pietra che dominano il golfo di Follonica fino all’Elba. Archeologia? Sì! ma archeologia industriale.
Il sito di Portiglioni è il capolinea dell’attività mineraria nelle Colline Metallifere, la stazione di arrivo della teleferica che trasportava la pirite estratta dalle miniere per la spedizione via nave in tutta Europa. Qui dal 1916 al 1921 fu costruito un silo da 10 mila tonnellate per lo stoccaggio della pirite e un impianto di carico e spedizione con un ramo di teleferica proteso in mare per 200 metri. Attivo fino al 1977, oggi a Portiglioni permangono, risistemati e bonificati, il silo in muratura e una galleria sottostante.

Seguendo il sentiero oltre la sbarra in una splendida cornice paesaggistica fatta di macchia mediterranea che si apre sul mare a regalare insuperabili panorami sulle isole dell’arcipelago toscano, si arriva a Cala Martina. Meno conosciuta della famosa Cala Violina, è però altrettanto bella e suggestiva. Può vantare un mare pulito dai meravigliosi colori. Lungo il sentiero che ci conduce alla cala, si trova un monumento in onore di Garibaldi, che qui si imbarcò per sfuggire alle guardie pontificie.
Cala Martina (E. Franco)


Riprendendo il sentiero, dopo un paio di chilometri si arriva a Cala Violina, considerata una delle più belle e suggestive spiagge d’Italia; il particolare che la rende così conosciuta ed unica sta nel suono che emette la sabbia quando la si calpesta, che ricorda il suono di un violino. La sua notorietà la rende però inaccessibile per il gran flusso di turisti, per cui ne consiglio la visita o fuori stagione o in estate al mattino presto o dal tramonto.
Al contrario di Cala Civette a cui si arriva proseguendo il percorso a piedi dopo Cala Violina per circa un chilometro. Non semplicissima da raggiungere dato che gli attuali proprietari della tenuta sovrastante hanno recintato la pineta ed il sentiero che porta alla spiaggia, la cala è protetta da un’irta collina ricoperta dalla macchina mediterranea ed è sovrastata dalla Torre Civette, edificata nel corso del Cinquecento in sostituzione di una fortificazione medievale, e da essa prende il nome. Il mare è limpido e ricco di biodiversità e la spiaggia, una delle più incontaminate e selvagge della zona, è poco frequentata anche in estate.
Cala Violina (V. Peccianti)

Proseguendo oltre la cala e guadando lo sbocco a mare del torrente Alma (operazione fattibile e non pericolosa, se non avete timore di bagnarvi appena sopra il ginocchio) si raggiunge infine il limite settentrionale della lunga spiaggia di Punta Ala.


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