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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Ciaffagnoni mancianesi

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Sono arrivato in Maremma nel ’73 in una ventosa giornata di ottobre con la mia 500 L ed un incarico a tempo indeterminato di chimica presso l’Istituto Tecnico di Manciano. Avevo 24 anni e non sapevo nulla di Manciano, quasi niente di Grosseto e poco della Toscana (a parte del pane sciapo, quel poco rimasto dai miei studi liceali: Dante, Giotto, Piero della Francesca, Brunelleschi, e poco altro …….). I primi mesi furono tragici: io venivo da una grande città – meridionale, incasinata, cementificata ma una grande città – e a Manciano gli unici passatempi erano la caccia, la pesca e il bar: ma io non andavo né a caccia né a pesca, e non avevo l’abitudine di frequentare il bar, se non per il cappuccino e il caffè.    Presto però individuai un interesse comune con le nuove conoscenze che via via intrattenevo: la cucina ed il mangiare. Peraltro, anche se professore, ero poco più che un ragazzo per cui venivo spesso invitato a mangiare dalle mamme dei miei nuovi amici, ma anche dei miei alunn

...in Maremma: Le Terme di Sorano

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La Maremma è terra di rilevanti manifestazioni geotermiche - per tutte l'area amiatina e le aree geotermiche di Monterotondo e Travale -, di polle/venute d'acqua calda e di toponimi ad esse riconducibili - Caldana, Caldanelle, ma anche Bagno, Bagnolo, Bagnore ....-, e naturalmente di terme. Percorrendo la strada che da Pitigliano porta a Sorano si incontra una bella chiesetta, la Pieve di Santa Maria dell’Aquila, immersa nel verde e dal grande campanile a vela. Lì, nel ‘600, i monaci che abitavano il monastero della Pieve trovavano nella sobrietà della chiesa romanica la serenità e il silenzio necessari alla vita contemplativa e nel bosco adiacente una sorgente ed una vasca di acqua termale per ritemprare anche il corpo, il cosiddetto “Bagno dei Frati” . Oggi, spariti i frati e recuperata l’antica pieve assieme alle storiche sorgenti termali, lì è sorto il residence Terme di Sorano immerso in un vasto parco di 7 ettari con un moderno impianto dotato di due piscine

Una cena con vino buono, una compagnia gradevole ed.....erbacce

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Una cena con vino buono, una compagnia gradevole ed.....erbacce Metti che una sera a cena hai voglia di stare con un selezionato gruppo di amici; metti che uno di questi produce fra i migliori vini di Maremma; aggiungi che tua moglie sia un'esperta nel riconoscimento delle erbe spontanee mangerecce e che a te, che pure non sei un gran cuoco, con quelle erbe piace cimentarti a provare piatti che riescano a sorprendere..... Beh, la prima cosa che fai è un giro per vedere che erbe ci sono; trovi tanta borragine, campi infestati di senape (no! non la senape degli hot dog! hai presente quei fiori gialli che in primavera infestano i campi? Sì, le rapastrelle!), topinambur; ma trovi anche molta spraggine e crespigni di tutti i tipi, finocchetto seppur un po' gelato dalle brinate mattutine, cipollotti ed erba cipollina selvatica, aglio triquetrum e barba di cappuccino, malva, bietole e orecchie di lepre..... e poi quello che viene fuori è questo menù: -  crostoni di rapast
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I 10 piatti che, se vieni in Maremma, non puoi assolutamente non mangiare Ci sono tanti buoni motivi per trascorrere qualche giorno in Maremma, fra questi, la cucina è uno dei migliori. Fra siti etruschi e romani, natura ed aree protette, spiagge nascoste e borghi arroccato, cantine d’autore e giardini d’arte, la Maremma propone anche un’offerta enogastronomica di eccellenza. Ecco quindi la mia classifica delle dieci specialità da non perdere se venite in Maremma. 1. I Tortelli maremmani I tortelli in Maremma sono il piatto principe, presente in tutti i ristoranti di cucina maremmana; e sono il piatto della festa: una sfoglia di pasta all’uovo ripiena di un impasto di ricotta, sale, noce moscata, uovo, formaggio grattugiato ed erbette (normalmente bietole, ma sono usati anche spinaci, oppure ortica o erbe di campo miste) condite con ragù di carne o una salsa di burro fuso e salvia; e, una volta, quando l’alimentazione era basata su quel che c’era, poteva capitare ch

Le più belle spiagge dell'alta Maremma

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Ami le spiagge selvagge o gli arenili attrezzati? le calette nascoste oppure le lunghe spiagge pinetate?  E sei disposto a camminare per qualche chilometro o piuttosto cerchi litorali comodamente raggiungibili in macchina? In Maremma troverai tutto, con un comune tratto distintivo, l’essere immersi in una natura pressoché incontaminata. Qui ti racconto quelle che per me sono le più belle spiagge nei circa 80 km che vanno dal promontorio di Piombino alla foce dell'Ombrone. 1)   Incastonata fra due promontori, Cala Violina prende il suo nome dal particolare suono che emette la sabbia quando la si calpesta, suono che ricorda quello di un violino.  Le sue acque trasparenti, la bellezza dei suoi fondali ed il verde della macchia mediterranea che la circonda fanno sì che Cala Violina sia diventata un must per chi visita la Maremma; tuttavia la sua notorietà la rende poco fruibile per il gran flusso di turisti: se ne consiglia la visita o fuori stagione o, in esta