La Schiaccia di Pasqua: un dolce tradizionale di Maremma




La Schiaccia di Pasqua è una specialità diffusa in tutta la Maremma e l'Amiata il cui utilizzo, anche se di tale prodotto esiste una produzione industriale, è prevalentemente familiare. Essa fa parte dell’elenco  dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali: “La Schiaccia di Pasqua è un pane speziato tipico del periodo pasquale. È rotondeggiante, a forma di pagnotta dorata, molto profumata di consistenza più solida del pane.” La mattina di Pasqua la Schiaccia si porta a benedire assieme alle uova lesse e, a pranzo, la famiglia rompe la Pasqua dando prima un morso all'uovo benedetto e quindi uno alla Schiaccia.



La ricetta
100 g di lievito di birra, 1,2 kg di farina, 6 uova, 400 g di zucchero semolato, 3 cucchiai di zucchero vaniglinato, una tazza d’olio, 150 g di margarina, un bicchiere d’acqua di fiori d’arancio, un bicchierino di anisetta ed un cucchiaio di anice.

La sera sciogliere il lievito di birra in poca acqua e un paio d’etti di farina e far lievitare tutta la notte; impastare quindi la pasta lievitata con 1 kg di farina, le uova, lo zucchero semolato e quello vaniglinato, l’olio, la margarina, un bicchiere d’acqua di fiori d’arancio, l’anisetta e un cucchiaio di anice, e rimettere a lievitare a caldo dentro appositi recipienti a bordi alti per alcune ore e, comunque, fino al raddoppio del volume. Quindi coprire la pentola con della stagnola - per evitare che si bruci la superficie senza cuocere il dentro – e infornare in forno preriscaldato a 180°C per 50’: la schiaccia deve inscurirsi ma non bruciarsi.

(da Maremmans a Tavola, piatti dimenticati della nostra terra, Effigi Ed.)



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