Il cacciucco di ceci
Era una cucina povera e i legumi erano considerati un piatto misero: la carne tutti i giorni era una cosa da ricchi e da nobili: il popolo mangiava legumi, la carne dei poveri.
Anche la tradizione gastronomica toscana, e quella maremmana in particolare, si fonda sulla cucina povera con le zuppe a farla da padrone; un po' di pane secco inzuppato in quel che capitava è la base dei piatti più famosi di queste terre: la ribollita e l'acqua cotta. E le proteine venivano fornite dai legumi, ché la carne si mangiava, se andava bene, una volta settimana. assieme alle zuppe: la zuppa lombarda, i tagliolini coi ceci, i fagioli all'uccelletto .... e il cacciucco di ceci.
Un piatto sorprendente il cacciucco di ceci: la ricetta prevede un soffritto di cipolla affettata fine, di uno spicchio d'aglio e un'acciuga diliscata; appena la cipolla inizia ad appassire si aggiungono dei ceci lessati, bietole tagliate a listelle e, dopo qualche minuto, pomodori a pezzettoni: Si copre quindi col brodo dei ceci, si cuoce per 30' e si serve con fette di pane abbrustolito e formaggio grattugiato (parmigiano e pecorino).
Io, come faccio di solito, uso erbe di campo, in questo caso bietole selvatiche, strigoli, barba di cappuccino, crespigno e aspraggine. E alla fine non ho messo il formaggio.
Ecco gli ingredienti per 4 persone:
ceci secchi
pomodori
pecorino / parmigiano grattugiato, pane
raffermo,
una cipolla e
uno spicchio d'aglio, sale,
olio, pepe.
Commenti
Posta un commento