Strigoli


Gli Strigoli (Silene Vulgaris) sono una pianta erbacea perenne molto apprezzata in cucina; sono riconoscibili dallo stelo che tende al color vinaccia, dalle rosette fogliari che, se fatte rotolare fra le dita, stridono e, se fioriti, dai calici striati e panciuti come palloncini che schiacciati su una superficie producono uno “schioppetto”: per questo sono chiamati anche "Stridoli" o "Schioppetti".

Disegno di Susanna Cantore (da Erbacce, Effequ Ed.)
Gli strigoli sono molto diffusi nei prati, al bordo dei sentieri e delle strade, negli incolti e nei seminati di pianura e di montagna fino ad una altitudine di 2000 m. Tra le prime erbe a spuntare, all'inizio della primavera producono decine di rosette fogliari; la pianta adulta può arrivare anche a 70 cm e, nel periodo della fioritura (marzo/luglio), presenta infiorescenze bianche alla sommità dei calici leggermente penduli.


In cucina le foglie si possono usare crude per il sapore gradevolmente acidulo che impartisce un gusto particolare alle insalatine, oppure cotte in svariate preparazioni (dai risotti alle minestre, dalle frittate alle pastasciutte). Le foglie vanno comunque lessate con poca o punta acqua.

frittata di strigoli
zuppa di strigoli e ricotta




Qui vi presento due ricette semplicissime, entrambe primi piatti: le penne agli strigoli e un risotto di strigoli.


Penne agli strigoli
penne, 500 grammi,
una decina di aglietti di campo,
4 manciate di foglie di strigoli,
olio d’oliva e sale.

Tritare grossolanamente le foglie, dopo averle lavate, e farle appassire in padella con gli aglietti assieme a 5 cucchiai di olio e.v.o. Cuocere la pasta in abbondate acqua salata, scolare e saltare assieme alle erbe.



Come vedete, in questa ricetta ho usato un'altra essenza spontanea: l'Aglio triangolo (Allium triquetrum); infestante e molto diffuso in tutto il centro Italia, l'aglio triangolo è una pianta primaverile caratterizzata da un fusto cavo a sezione triangolare (da cui il nome), da una infiorescenza sommitale di 5/6 fiori bianchi a campanella e da un bulbo: tutte le parti della pianta odorano di aglio e sono commestibili anche da chi non tollera la presenza dell’aglio nelle pietanze. Il bulbo, le foglie ed i fiori sono utilizzabili a crudo in insalate miste e cotte in frittate e nella preparazione di sughi.




Risotto di strigoli
riso per risotti, 350 grammi,
2 cipollotti,
3 manciate di foglie di strigoli,
parmigiano,
olio d’oliva e sale.

Come nella ricetta precedente, le foglie - dopo lavate - vanno tritate grossolanamente e aggiunte in pentola ad appassire assieme alle cipolle e a 5 cucchiai di olio e.v.o. per pochi minuti; si aggiunge quindi il riso, si fa tostare brevemente e si porta a cottura con brodo vegetale.  Alla fine ho mantecato con un cucchiaio di parmigiano.









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