Alla ricerca delle radici del paesaggio palustre


Alla ricerca delle radici del paesaggio palustre:
suggerimenti di itinerari alla scoperta della bonifica grossetana
 
Diaccia Botrona: Casa Rossa o Casa Ximenes (foto N. Costa)
 
 
 
Per la Diaccia Botrona (a piedi):



Partendo da Ponti di Badia (S.P. del Padule): Isola Clodia, l’Arginone che separa la zona umida dalle aree bonificate,  l’Antico canale Navigabile.

Partendo da Castiglione della Pescaia: La Casa Rossa (le arcate, la scala in ferro che suona, il museo), i canali relitti: il canale Bilogio, il Collettore Unico, l’Antico canale Navigabile.





 
Casa Rossa: particolare (foto N. Costa)



Le Idrovore (auto o bici)




 
 

L’idrovora di Cernaia (S.P. del Padule), l’idrovora di Barbaruta (S.P. di Barbaruta), l’idrovora di Casotto Venezia (strada delle Collacchie, SS 322), le cateratte sul San Leopoldo (chiusa situata sul canale San Leopoldo 1 km nell'entroterra rispetto al ponte della strada costiera), Emissario San Leopoldo.

 
 

Dalla Steccaia alla casa Rossa (in auto o in bici)


 

Partenza dalla Steccaia, Ponte Tura (via Scansanese, loc. Poggio Cavallo), Canale Diversivo in Grosseto, statua del badilante a Grosseto - svincolo Aurelia Nord, S. P. del Padule, Idrovora di Cernaia, Isola Clodia, Arginone, Casa Rossa. 


Grosseto: Aurelia nord - Statua del badilante e ponti sull'ex Diversivo (foto N. Costa)



I badilanti erano gli operai che nelle opere di bonifiche scavavano fossi e canali col solo ausilio del badile e di una carriola: a Buriano si dice ancora “ho fatto il Bruna a caretta!”

                                                                               

 


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